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Una grande immagine accoglie il visitatore all’entrata della sede museale.

L’immagine vuole mettere in primo piano i protagonisti del museo Ca’Martì, quasi a suggerire un incontro tra persone.

Un gruppo di muratori, in tenuta da lavoro, è distribuito in posa, lungo l’andadura (la passerella inclinata) e l’impalcatura del ponteggio, sullo sfondo di un grande edificio in fase di costruzione. Sulla destra, si può dedurre, i committenti e i capi cantiere. 

Si tratta di un raro documento, che risale ai primi decenni del Novecento e ritrae la manodopera impegnata per la ditta Franz Lorandi, in una località della Svizzera nei pressi di Zurigo, Küsnacht

Il documento è particolarmente interessante perché, tra le persone ritratte, compaiono diversi muratori carennesi, impegnati, come molti loro conterranei, nella vicina Svizzera come emigranti, per lo più stagionali.

La fotografia proviene dai familiari di Giovanni Carsana (Carenno, 1880-1961), esperto muratore ed apprezzato istruttore di bòcia, ritratto, tra gli altri, seduto sull’impalcatura (seconda fila dall’alto, il quarto da destra), mentre altri carennesi (Antonio Pigazzini, Giuseppe Rossetti) sono stati via via riconosciuti nella foto di Küsnacht, da amici e familiari in visita al museo. 

Ritroviamo Giovanni Carsana, proprio nel suo ruolo di istruttore di giovani, nella riproduzione di un’altra fotografia che illustra, salendo all’esposizone al piano superiore, i gradi del mestiere.

Quel mestiere che Giovanni passerà, trasmettendo la propria perizia e passione, non solo al figlio Alessandro (che, purtroppo, perderà la vita in un tragico incidente di cantiere) ma ai figli del figlio, Pino e Gianni Carsana, divenuti protagonisti essenziali, come primi testimoni, come ideatori ed esperti, come donatori ed instancabili volontari, del Museo Ca’Martì.